Nella seconda giornata di ritorno, la prima dell’anno, l’Antonianum è stato sconfitto sul campo sul campo del CUS Cagliari col punteggio di 64 a 44. Buon avvio delle ospiti (portatesi sullo 0-4 con i centri di Ljubenovic e Saba) e squadra di casa che dopo una serie di errori ha tratto beneficio dalle triple di Saias e Striulli, canestri che hanno dato vigore e maggior fiducia al CUS che ha ribaltato, con un parziale di 8-0, il punteggio (8-4). Dopo l’azione da tre punti (centro e aggiuntivo) di Ljubenovic l’Antonianum è rimasto (per l’ultima volta nel match) a contatto con le avversarie (8-7). Chiuso il primo parziale sul 19-11 le locali hanno via-via incrementato il gap sino al massimo (+29) raggiunto ad inizio del quarto semitempo (58-29). La squadra di Atella, oggi abbastanza imprecisa nelle conclusioni, non ha retto l’urto contro le cagliaritane ma avuto il merito di non mollare contenendo nelle battute finali il passivo. Top-scorer dell’incontro Ljubenovic (26 punti) mentre per le locali in evidenza Saias (22), Striulli (12) e Caldaro (10) che hanno chiuso la gara con un bottino personale in doppia cifra.

Xaxa parte col quintetto Striulli, Saias, Salvemme, Caldaro, Gagliano mentre Atella si affida inizialmente a Canalis, Saba, Papalexis, Pacilio e Ljubenovic. Molto buono l’approccio al match delle quartesi che realizzano in 1-contro-1 con Ljubenovic e poi si portano sullo 0-4 col jumper di Saba. L’Antonianum potrebbe anche dilatare il vantaggio (il ferro sputa fuori una conclusione dall’arco delle biancoazzurre) mentre le padrone di casa in questa fase risultano piuttosto imprecise. Prima Saias e poi Striulli iniziano a prendere confidenza con la zona 2-3 ospite e mettono a referto le “bombe” che spostano, di fatto, l’inerzia di questa prima parte di gara. Con la bella combinazione che porta Caldaro a segno le cussine sono ora in vantaggio 8-4. Sull’altro lato c’è però la solita Ljubenovic che completa un gioco da tre punti (centro e aggiuntivo realizzato per il fallo subito) con squadre che dopo 4’ primi di gioco sono ancora a contatto (8-7). La seconda fase del semitempo vede la squadra di Xaxa allungare decisamente. Saias (prima in jump-shot, poi in layup su contropiede), Salvemme (tripla) e Gagliano vanno a segno con Antonianum che in questo periodo muove lo score unicamente con Ljubenovic per il vantaggio in doppia cifra di Striulli e compagne (19-9). Prima della sirena si registra il bel centro in semi-hook di Schirru che porta le squadre al mini-intervallo (19-11 al 10’). Nella seconda frazione di gioco la squadra di Atella va sotto anche di 15 lunghezze (a segno per le locali Salvemme, Striulli, Saias e Gagliano, sull’altro lato parziali repliche di Ljubenovic) con CUS che sfrutta anche numerose realizzazioni dalla lunetta (ben 8 in questa fase) per il 35-20 al 19’. Dopo i liberi di Saba da una parte e di Martis dall’altra arriva a fil di sirena la “bomba” di Piludu che riduce il gap (-11; 36-25 al 20’). Al rientro in campo, dopo l’intervallo lungo, le biancoazzurre cedono vistosamente. Grazie ad un parziale di 21-4 (a firma di Saias, Striulli, Caldaro e Serra, quest’ultima a segno dall’arco) il CUS mette in cassaforte la vittoria con Antonianum che in 10’ mette a referto due soli centri con Papalexis e Ljubenovic (57-29 al 30’). L’ultimo quarto ha ben poco da raccontare con ospiti che cercano di contenere il passivo che aveva raggiunto un massimo di 29 lungezze (58-29 al 31’). Papalexis, Mainas e soprattutto Ljubenovic (con 4 centri consecutivi) limano un po’ il ritardo che a fine gara sarà di due decine (64-44). Con questo successo il CUS si conferma la seconda forza del campionato alle spalle della capolista Virtus Cagliari.

Parziali:
19-11; 17-14; 21-4; 7-15.

Tabellino CUS Cagliari:
Brun, Serra 5, Martis 1, Caldaro 10, Oppes ne, Saias 22, Gagliano 6, Tradori 3, Salvemme 5, Testoni, Striulli 12. Allenatore: F. Xaxa. Assistente: A. Angioni.

Tabellino Antonianum:
Saba 3, Schirru 2, Piludu 3, Pili 4, Ljubenovic 26, Canalis, Beato, Pacilio, Mainas 2, Papalexis 4, Spolitu. Allenatore: A. Atella. Assistente: S. Fraghì.